De le stelle fisse, Venezia
Il De le stelle fisse di Alessandro Piccolomini viene stampato per la prima volta a Venezia nel 1540.
Il volume si presenta come una vera guida al riconoscimento delle stelle nel cielo notturno: le quarantasette tavole riportano le costellazioni senza preoccupazioni artistiche, scompare il disegno tradizionale a vantaggio della precisione con la quale vengono collocate le stelle, divise in quattro grandezze e denominate con lettere dell'alfabeto latino in progressione, a partire dalla stella più luminosa. Le tavole sono completate da una scala graduata, non sempre uguale e dall'indicazione di dove si trova il polo nord, in modo tale che, guardando verso sud e posizionando il libro verso il cielo, la costellazione nel cielo reale e quella della tavola coincidono.
Le tavole sono precedute da una sezione dove ogni costellazione viene brevemente descritta elencandone le stelle, la loro posizione e i più importanti riferimenti mitologici.
Concludono il volume le tavole altazimutali dove, per le stelle più luminose, vengono riportate le coordinate celesti, mese per mese e per tutto l'arco della notte. L'ultima sezione indica "con qual grado del zodiaco naschino et tramontino, le principali stelle del cielo".
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