your heart is pure,
and your mind is dear.



22.7.12

Bianca Maria


riviera t.

isola di Capraia, 1935

lei e il suo sorriso

guardo dentro









riviera t.

da 3 anni è rimasto tutto fermo così

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21.7.12

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(come dice Umberto, questo è il riposo della piccola imperatrice)
*non so chi sia l'autore di questa foto


a ottobre uscirà un disco molto atteso: la dieta dell'imperatrice
di Umberto Maria Giardini

11 brani:

L'IMPERATRICE
ANNI LUCE
IL TRIONFO DEI TUOI OCCHI
QUASI NIRVANA
IL DESIDERIO PRESO PER LA CODA
DISCOGRAPHIA
FORTUNA, ORA
SAGA
GENESI E MAIL
IL SENTIMENTO DEL TEMPO
L'ULTIMO VENERDI' DELL'UMANITA'


(Umberto Maria Giardini, foto di Nicola Santoro)

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Nordic Nomad Chair







constellation





20.7.12

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Garbéin - garbino, libeccio

E’ un vento caldo, afoso, che soffia a raffiche, quasi sempre precursore di pioggia. 
Garbinàz, quand’è addirittura insopportabile. 
E’ un vento che dà anche sui nervi, che il metereopatico preavverte con una diffusa irrequietezza anche molte ore prima: a sént e’ garbéin (sento il garbino), si dice; e, quando soffia, a so ingarbinèd (sono ingarbinato). L’ha e’ garbéin (ha il garbino), ha i nervi tesi. E’ va se garbéin, di chi è di comportamento mutevole. Fin che tira ste garbéin… (fin che tira questo garbino), fin che le cose stan così…
 Poiché il garbino è vento mutevolissimo, incostante, così si dice di persona che cambia idea, di voltagabbana: t’è la faza cume e’ garbéin (hai la faccia come il garbino) o t’fé tòtt al fazi cume e’ garbéin (fai tutte le facce come il garbino).
 Foriero, di tempo cattivo: siròc e’ garbéin, dicono infatti i marinai.
 D’estate, soprattutto, il garbino precede lo scirocco e l’immancabile pioggia. Di qui il modo di dire campagnolo: e’ garbéin en mèt sò e’ lèt a maréina (il garbino non mette su il letto in mare), non si ferma, cioè, ma ritorna indietro sotto forma d’altro vento e provoca guai; si dice anche adès e’ va zò e’ garbéin, l’è quand che torna indré! (adesso va giù il garbino, è quando torna indietro!).
 Sempre in campagna, per chi ha i capelli in disordine, o gli abiti, si dice: l’è rufid cum per e’ garbéin (è arruffato che mi sembra il garbino). 


dizionario romagnolo - italiano 


oggi è garbino!


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little stars





riviera t.

alle 7 del mattino


19.7.12

Ferrara sotto le stelle


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Cría cuervos


















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questo film!



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 proverbio ispanico: 
Alleva corvi e ti beccheranno gli occhi.

18.7.12

WOOD WOOD





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non accettare caramelle dagli sconosciuti


riviera t.

Diario di rondine

Ti svegli al buio nella più assoluta incoscienza. Dove sono, che cosa è successo? Per un istante la memoria è cancellata. Non capisci più se sei un bambino o un adulto, un uomo o una donna, colpevole o innocente. Le tenebre sono quelle della notte o di una prigione?
Capisci solo una cosa, e tanto più intensamente dal momento che è il tuo unico bagaglio: sei vivo. Più di così non lo sei mai stato: sei vivo e basta. In che consiste la vita all'interno di questa frazione di secondo in cui hai il raro privilegio di non avere identità?
In questo: hai paura.
Non c'è libertà più grande di questa breve amnesia del risveglio. Sei un neonato che conosce il linguaggio. Puoi assegnare un vocabolo alla scoperta senza nome della nostra nascita: sei scaraventato nel terrore della vita.
Durante questo intervallo di pura angoscia, non ti ricordi nemmeno che al risveglio è possibile che si verifichino simili fenomeni. Ti alzi, cerchi la porta, ti senti smarrito come in albergo.
E poi i ricordi reintegrano il corpo in un baleno restituendogli quanto gli fa da anima. Ti senti rassicurato e deluso: dunque sei questo, dunque sei solo questo.
Subito ritrovi la geografia della tua prigione. La mia stanza sfocia nel lavabo, dove mi inondo d'acqua gelata. Cosa cerchi di sfregarti via dal volto, con tutta quell'energia e quel freddo?
Poi riparte il tran tran. A ciascuno il suo: caffè-sigaretta, tè-toast o cane-guinzaglio, il percorso di tutti è organizzato in modo che si abbia meno paura possibile.
In realtà, passiamo il nostro tempo a lottare contro il terrore della vita. Per sfuggirgli, inventiamo definizioni: mi chiamo tizio, sgobbo per conto di caio, il mio lavoro consiste nel fare questo e quello.
Sotterranea, l'angoscia avanza con il suo lavoro di trincea. La sua voce non si può completamente imbavagliare. Credi di chiamarti tizio, che il tuo lavoro consista nel fare questo e quello ma al risveglio niente di tutto ciò esisteva. E può darsi che davvero non esista.

Amélie Nothomb
Diario di Rondine 



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17.7.12

oggi.


riviera t.

17 luglio 2012
 ciao Maia 

sei capitata vicino 
a questo leone..
niente è a caso, mai
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riviera t.

uno dei leoni della Fulgida

Françoise


Gjon Mili nel 1949 fotografa Françoise Gilot 

Vernissage





Matteo Mena e Ilenia Corti



16.7.12

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quando stai andando in bici e ti salta uno scoiattolo nel cestino 

questa mattina

Harry Gruyaert


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