Una mattina mi venne a prendere sotto casa, con un automobile color burro e la tappezzeria verdina. Mi disse: dai Sergio, che si va a Ciampino. A fare che? Chiesi. È una sorpresa, disse. Arrivammo che il sole era alto. Ci sdraiammo sul terrapieno che delimitava l’aeroporto e vedemmo gli aeroplani atterrare passando sulle nostre teste.
L’innocenza un po’ infantile di certi gesti lo affascinava.
(Sergio Zavoli ricorda Federico Fellini)
and your mind is dear.