your heart is pure,
and your mind is dear.



18.3.14

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riviera t.

(243/375)

Quando ero piccolissimo, un bambino di cinque o sei anni, certo non ero un bambino prodigio, ma facevo disegni con case, con vasi e fiori, con carri di zingari, con giostre e cimiteri...e poi, quando sono stato un po' più grande ho costruito barche a vela, belle e affilate, ricavate col temperino dalle cortecce tenere dei pini....
E poi abbiamo anche costruito un mulino straordinario che faceva andare un meccanismo con martello nel ruscello del bosco, tra lamponi e tele di ragni immensi, illuminate dalla polvere del sole
e poi, quando sono stato ancora più grande, avevo otto o nove anni, ho costruito barometri e cannocchiali di legno..per misurare il passaggio delle stelle, ma naturalmente nè il barometro nè il cannocchiale hanno mai funzionato, malgrado i disegni che facevo a proposito di un'astronomia come la immaginavo io e così via...
Mi è sempre sembrata la cosa più naturale disegnare e fare cose; qualunque cosa servisse per giocare, da solo o con qualcuno, qualunque cosa servisse a me o agli altri per misurare l'aria, lo spazio, il tempo, i giorni e le notti, qualunque cosa mi facesse svegliare, tremando, la mattina, con l'idea fissa che ci fosse qualcosa da fare o che forse c'era soltanto da correre giù nel bosco pesante di rugiada, di silenzio, di odore di funghi, a guardare se quella cosa che avevo, che avevamo fatto, funzionava ancora, se avevamo fatto bene a farla, ora che la guardavo con il sangue raffreddato dalla notte...
Non mi sentivo e non ci sentivamo designer, nè artisti, nè artigiani, nè ingegneri per un pubblico: non cercavamo nè consumatori, ne osservatori, nè cercavamo consensi, nè dissensi che non si trovassero tutti dentro noi stessi..

Adesso sono diventato così grande..non faccio più le barche lievi di corteccia..mi hanno fatto diventare un "artista". Se no, non mi pagano..
A me questo meccanismo strano nel quale sono stato cacciato piacerebbe romperlo.
Mi piacerebbe romperlo per me e per gli altri, per me e con gli altri...
Mi piacerebbe pensare che l'antico stato felice che ho conosciuto si possa in qualche modo ritrovare..
Non so se mi spiego

 1973

(una piccola meraviglia di colore rosa
 e aggiungo: vorrei sapere perchè)

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