your heart is pure,
and your mind is dear.



22.4.11

l’anarchico divino































Jiddu Krishnamurti


La bellezza non è qualcosa di astratto, ma va assieme alla bontà. Bontà di comportamento, bontà di condotta, bontà di azione.
La sensibilità implica una intelligenza che è al di là dell'interpretazione intellettiva, al di là dell'emotività e degli entusiasmi. Quando si esamina, si ascolta, si impara tutto sul tempo, sul piacere, sulla paura e sul dolore, bisogna avere quella sensibilità che ci fornisce l'immediata percezione di qualcosa come vera o falsa. E questo non è possibile se l'intelletto, nella sua qualità di pensiero, divide e interpreta.


Ciò che siete dentro è stato proiettato all'esterno, sul mondo; ciò che siete, ciò che pensate e sentite, ciò che fate nella vostra esistenza quotidiana, viene proiettato fuori di voi e va a costituire il mondo.


Libertà significa responsabilità e attenzione infinita.


Possiamo fare cose straordinarie solamente quando si ha grande passione e grande energia, e solamente questa passione può generare un tipo di vita assolutamente diverso dentro noi stessi e nel mondo.


Rinchiudersi e isolarsi all'interno di un ideale non libera dal conflitto.


Dipendere da qualcosa genera paura; è qui la fonte della paura. Se per la mia serenità io dipendo da voi, come evasione dalla mia solitudine e meschinità, dalla mia futilità e piccolezza, allora quella dipendenza genera paura. Dipendere da qualsiasi forma di immaginazione, di fantasia e di conoscenza soggettiva, genera paura e distrugge la libertà.


Se non comprendiamo il disordine, la sua natura e la sua struttura, non sapremo mai cos'è l'ordine. L'ordine viene dalla comprensione del disordine. Non dobbiamo cercare prima l'ordine, per poi sovrapporlo al disordine.


Un problema sorge quando si vede la vita in modo frammentario. Vedetene la bellezza. Quando vedete la vita come un intero non c'è assolutamente alcun problema. Solo una mente e un cuore ridotti in frammenti possono creare problemi. Il centro del frammento è l'io. L'"io" viene determinato dal pensiero; preso isolatamente non ha alcuna realtà.

Bisogna capire il pensiero e chiederci se il pensiero può vedere qualcosa di nuovo; o se invece il "nuovo" pensiero non sia sempre vecchio, e così quando affronta un problema della vita - che è sempre nuovo - non ne può vedere la novità perché cerca di interpretarlo nei termini del proprio condizionamento.


Non si tratta di essere d'accordo con me, bisogna che vediate da voi la verità o la falsità. Non dovete accettare mai in nessuna circostanza quello che dice chi vi parla. Non vi è alcuna autorità, né voi né chi vi parla ha alcuna autorità; stiamo entrambi indagando, osservando, guardando, imparando.


E' una delle cose più difficili comunicare qualcosa che non richiede solo l'uso accurato delle parole, ma anche un'accuratezza di percezione che è al di là delle parole, un sentimento, una sensazione di intimo contatto con una realtà.


Per vedere ciò che vi sta di fronte, bisogna avere una percezione chiarissima, incontaminata, senza pregiudizi, in cui non ci sia il desiderio di superarlo, ma solamente di osservarlo.
Si arriva all'interno comprendendo l'esterno, scoprendo la sofferenza, la lotta, il dolore che esistono nel mondo; e più si indaga, più, naturalmente, ci si avvicina agli stati psicologici che producono i conflitti e le sofferenze esteriori.







La felicità arriva quando non te l’aspetti; e nel momento in cui sei cosciente di essere felice, non lo resterai a lungo.
Condividiamo, tutta l’umanità condivide, la luce del sole.
La luce del sole non è né tua né mia.
È l’energia dispensatrice di vita che tutti condividiamo.
La bellezza di un tramonto, se lo osservi con sensibilità, è condivisa da tutti gli esseri umani.

La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare.
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