your heart is pure,
and your mind is dear.



23.9.19

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Il modo in cui un uomo vive il tempo dipende dal luogo in cui esso si trova ma soprattutto dagli alberi di cui è circondato e a cui appartiene. Lezioni geometriche di vita e di morte taciute e mostrate solo attraverso la bellezza. Dagli Alberi possiamo imparare a durare, a sopravvivere, a colorarci e scolorirci, a farci staccare foglie, a farci incidere, a stare lì , muti a volte senza senso e senza frutti, a passare stagioni e a sorreggere pesi che sembrano volerci schiacciare. Imparare a perdere, a fluire, a tornare a vivere. Imparare ad essere pini e ad essere abeti, ad essere complessi ed intrecciati. Imparare ad essere compagni. Imparare ad essere ombra. Imparar a lasciar cadere le foglie ad ogni colpo di vento ed imparare a rimanere verdi anche durante l’inverno. Imparare a ‘morire a pezzi’, lasciandosi prendere un ramo o una fronda ma non l’intera pianta. Imparare a isolare. Imparare a sfondare. Imparare a sottomettersi, alla natura e non alle persone. Imparare a congedarsi per poi saper tornare. Imparare ad ondeggiare e scricchiolare. Imparare a sgocciolare. Imparare ad attendere che il sole torni a liberare dal gelo che toglie il fiato. Imparare a saper essere tutto e imparare a saper essere nulla. Imparare a non chiedere comodità e a non sapere cosa siano le pretese di felicità. Imparare ad essere tristi e felici. Imparare ad essere umani.

riviera t.   / oggi

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