and your mind is dear.
31.7.15
30.7.15
28.7.15
27.7.15
Jannis Ritsos
Mio blu
Mio blu – dicevi -
mio blu.
Lo sono.
E anche più del cielo.
Ovunque tu sia io ti circondo.
Mio blu – dicevi -
mio blu.
Lo sono.
E anche più del cielo.
Ovunque tu sia io ti circondo.
26.7.15
24.7.15
23.7.15
21.7.15
*
In seguito tra il 1981 e il 1984 Sottass Associati e Michele De Lucchi ripensarono «...un negozio standard, studiato come una macchina componibile e facilmente adattabile a qualsiasi ambiente. Il risultato di un progetto che è attento anche alla tecnica della modularità e della standardizzazione di rivestimenti, mobili e impianti oltre che alla forza dell'immagine e della decorazione» (dal comunicato stampa dell'epoca). Furono progettati gli arredi, l'immagine e l'allestimento di oltre 50 negozi Fiorucci, in Italia, come a Milano e Bologna, e all'estero, come a New York e a Tokyo.
*
pace amore e buon umore
Chi non ha mai avuto un capo o un oggetto Fiorucci ?
"La gente mi ha sempre detto che amava il negozio Fiorucci perché era un posto dove ci si sentiva "amati", dove c'era la musica, delle belle ragazze.
Negli anni ‘70 c’era bisogno di provocare per liberare, oggi serve la cura dell’amore.
E voglio continuare a dire che essere gentili è un dovere di tutti noi.
Si possono fare le cose per amore"
(Elio Fiorucci)
20.7.15
18.7.15
Dino Buzzati
ITALIANI «Quello che si dovrebbe insegnare nelle scuole è quella che io chiamo “decenza” o “pulizia del carattere”. Si dovrebbe imparare fin da piccoli a non vantarsi, a non voler comparire più di quanto non si sia in realtà, insomma a non essere cafoni. Questo è il maggior difetto degli Italiani. Basta che uno sappia guidare un’auto per sentirsi autorizzato a dire che corre la Millemiglia».
SCRIVERE «Come scrittore io ho sempre sognato di raggiungere un solo traguardo: quello di commuovere la gente che mi legge. Essere lodato dai critici non mi interessa. Piacere agli intellettuali meno che meno. Mi sentirei invece riempire d’orgoglio se un lettore sconosciuto mi venisse a confessare che l’ho fatto piangere».
NATURA «Io credo che la natura dell’uomo sia immutabile. C’è solo una cosa che potrebbe cambiarlo. Ed è l’avvento d’una umanità nuova e misteriosa che gli fosse superiore. Se domani planasse sulla Casa Bianca e poi sul Cremlino un disco con dentro due esseri appartenenti a una specie superiore, allora sì che tutto cambierebbe! Ah, sarebbe una bella punizione per l’uomo, e un po’ se la meriterebbe! Lo costringerebbe a un esame di coscienza violentissimo».
17.7.15
15.7.15
14.7.15
13.7.15
9.7.15
7.7.15
Liza e Giorgio
riviera t.
Marcello Mastroianni (Giorgio) e Catherine Deneuve (Liza) sul set del film La Cagna, diretto da Marco Ferreri
lei vestita di bianco Yves Saint-Laurent, lui in chino, camicia di jeans e scarpe di tela
6.7.15
*
Questa sono io, a otto anni. Ero emozionata quel giorno. Molto curiosa di capire cosa fosse un set. Papà mi aveva fatto sedere vicino a lui su una sedia di stoffa vicino a un groviglio di cavi, luci, interruttori. Mi sembrava un circo di gente un po' matta e, chissà, forse in quel momento ho pensato per la prima volta che quello sarebbe stato il mio mondo.
Sì. Vorrei incontrarlo per una bella conversazione a pranzo, presentargli il nipotino che è nato dieci giorni dopo che lui se ne è andato. Dove andrei? In un ristorantino dove mi portava sempre da piccola, dentro gli studi di Cinecittà. Mangiavamo tra una comparsa vestita da gladiatore, una da cowboy, un’altra da astronauta. Quanto ci siamo divertiti. Ecco: parlare un po’, solo un po’, con lui. A me basterebbe.
5.7.15
4.7.15
3.7.15
2.7.15
1.7.15
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