ITALIANI «Quello che si dovrebbe insegnare nelle scuole è quella che io chiamo “decenza” o “pulizia del carattere”. Si dovrebbe imparare fin da piccoli a non vantarsi, a non voler comparire più di quanto non si sia in realtà, insomma a non essere cafoni. Questo è il maggior difetto degli Italiani. Basta che uno sappia guidare un’auto per sentirsi autorizzato a dire che corre la Millemiglia».
SCRIVERE «Come scrittore io ho sempre sognato di raggiungere un solo traguardo: quello di commuovere la gente che mi legge. Essere lodato dai critici non mi interessa. Piacere agli intellettuali meno che meno. Mi sentirei invece riempire d’orgoglio se un lettore sconosciuto mi venisse a confessare che l’ho fatto piangere».
NATURA «Io credo che la natura dell’uomo sia immutabile. C’è solo una cosa che potrebbe cambiarlo. Ed è l’avvento d’una umanità nuova e misteriosa che gli fosse superiore. Se domani planasse sulla Casa Bianca e poi sul Cremlino un disco con dentro due esseri appartenenti a una specie superiore, allora sì che tutto cambierebbe! Ah, sarebbe una bella punizione per l’uomo, e un po’ se la meriterebbe! Lo costringerebbe a un esame di coscienza violentissimo».