riviera t.
and your mind is dear.
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Portale del Labirinto
Fontanellato, Parma - 2014
acquarello su carta
Courtesy: Pier Carlo Bontempi
1.6.16
Maria Reiche
Durante un suo viaggio in America del sud, Bruce Chatwin incontrò un'anziana signora che camminava nel deserto trasportando una scala di alluminio sulle spalle. Era l'archeologa tedesca Maria Reiche, che studiava le linee di Nazca. A guardarle stando con i piedi appoggiati al suolo, le pietre non avevano alcun senso, sembravano soltanto banali sassi. Ma dall'alto della scala, le pietre si trasformavano in uccelli, giaguari, alberi o fiori.
Maria Reiche non aveva abbastanza denaro per noleggiare un aereo e studiare le linee dall'alto, e la tecnologia dell'epoca non disponeva di droni da far volare sul deserto. Ma l'archeologa era abbastanza creativa da trovare comunque un modo per riuscire nel suo intento. Quella semplice scala è la prova che non dovremmo chiamare in causa limiti, seppure duri, per giustificare l'incapacità di fare il nostro lavoro.
Contro la scarsità di mezzi: l'inventiva.
D'altra parte, è molto probabile che Maria Reiche si sarebbe potuta permettere un'automobile o un furgone per viaggiare nel deserto, salire sul tetto della vettura e guardare da una certa altezza,
e così facendo si sarebbe anche potuta spostare con maggiore rapidità. Ma questa scelta avrebbe distrutto l'oggetto del suo studio. Quindi, in questo caso, si è arrivati a una valutazione intelligente della realtà grazie all'intuizione dei mezzi con cui prendersene cura.
Contro l'abbondanza, la pertinenza
Biennale Architettura 2016
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